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Presentato in Camera di commercio “Open Dialogues for future”, evento sulle nuove direttrici geoeconomiche (Udine, giovedì 2 e venerdì 3 marzo)

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Udine al centro del dibattito sui principali trend geopolitici e geoeconomici globali: la Camera di Commercio Pordenone-Udine, insieme a The European House – Ambrosetti, ha ideato Open Dialogues for Future, evento in programma giovedì 2 e venerdì 3 marzo prossimi che si pone come una piattaforma di dialogo proprio su questi grandi temi, per studiarne gli impatti sulla comunità e sull’economia italiane – e del Friuli Venezia Giulia in particolare. Open Dialogues For Future (#odff) sarà una due-giorni di dibattiti e incontri a più voci con esperti, rappresentanti delle istituzioni e delle realtà produttive regionali e internazionali. Il direttore scientifico dell’iniziativa è il giornalista e saggista Federico Rampini, che coordinerà anche i lavori durante il forum, pronto a svilupparsi nella Sala Valduga della sede camerale di Udine e, per l’evento conclusivo del venerdì pomeriggio, nell’attigua Chiesa di San Francesco.
Odff è stato presentato a un mese esatto dal suo avvio, giovedì 2 febbraio, alla presenza del presidente Giovanni Da Pozzo, del direttore scientifico Rampini in collegamento video e del coordinatore del programma, Filippo Malinverno di The European House-Ambrosetti. Sono intervenuti anche il sindaco di Udine Pietro Fontanini e l’assessore regionale alle attività produttive Sergio Emidio Bini, oltre che Giuseppe Morandini, presidente della Fondazione Friuli, che sostiene l’iniziativa, patrocinata anche da Unioncamere, dal Comune di Udine e dalla Regione stessi.

La struttura di Odff
Le due giornate saranno suddivise in “contenitori tematici”. Saranno a ingresso libero su prenotazione, che potrà essere effettuata tramite modulo online dal sito www.opendialogues.eu, sito ufficiale della manifestazione, dove sarà disponibile il programma aggiornato in tempo reale e da dove si potranno anche vedere in streaming le dirette dei dibattiti e seguire le news. A moderare le sessioni, alternandosi con il direttore scientifico Rampini, ci sarà la giornalista di Will Media e Sky TG 24 Silvia Boccardi.
Il primo giorno ci saranno quattro incontri, due al mattino e due al pomeriggio (orario 9-17.30). Il giorno successivo due sessioni al mattino e una al pomeriggio, più la conclusione (inizio sempre alle 9).
Open Dialogues for Future si avvarrà delle media partnership nazionale del Corriere della Sera e di quelle regionali del Messaggero Veneto e di Telefriuli.

Il programma e gli ospiti
Giovedì 2 marzo
Si partirà subito con uno dei temi internazionali più caldi, ossia quello della guerra in Ucraina, tra conseguenze geopolitiche e nascita di un nuovo ordine mondiale. Tra i relatori ci saranno Arduino Paniccia (Presidente, ASCE Scuola di Competizione Economica Internazionale), Orietta Moscatelli (Caporedattore esteri di Askanews; analista di Limes), Gilles Gressani (Direttore, Le Grand Continent; SciencesPo) e, in videocollegamento, Andrei Kortunov (Direttore, Russian International Affairs Council). A seguire si parlerà del ruolo dell’Europa con Antonio Zanardi Landi (Ambasciatore dell’Ordine di Malta presso la Santa Sede; già Ambasciatore d’Italia in Russia), Paolo Petiziol (Presidente, Associazione Mitteleuropa) e Federico Rampini. Il primo pomeriggio i temi saranno più marcatamente economici. Di reshoring, friend-shoring e prossime tendenze della globalizzazione dialogheranno, insieme a Rampini, Carlo Altomonte (Professore Associato di Economics, Università Bocconi) e Carmine Porello (Responsabile Delegazione di New York, Banca d’Italia). La prima giornata si chiuderà con l’incontro “Verso un capitalismo a “zero emissioni”: ripensare i modelli di sviluppo per un’economia sostenibile”. A discuterne saranno Silvia Merler (Direttrice ESG e Policy Research, Algebris Investments), Stefano Pontecorvo (Principal Expert, The European House-Ambrosetti; già Senior Civilian Representative della NATO in Afghanistan), Ana Nacvalovaite (Research Fellow presso il Kellogg College, Università di Oxford), Lorenzo Fioramonti (Direttore, Institute for Sustainability, Università del Surrey; già Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca).

Venerdì 3 marzo
La seconda giornata si aprirà con un confronto sul tema “Adattare i business al cambiamento tra innovazione, tecnologia e nuove competenze”, per riflettere su come rendere le attività industriali e commerciali più resilienti agli shock esogeni, come abbracciare l’innovazione e il digitale e investire in ricerca per far crescere il proprio business, nonché quali strategie adottare per colmare il mismatch tra le competenze richieste dalle aziende e quelle offerte dal sistema formativo, valorizzando i giovani. Dialogheranno su questi temi, con Federico Rampini, David Gram (co-fondatore di Diplomatic Rebels; ex LEGO Ventures), Carl Benedikt Frey (Oxford Martin Citi Fellow e Direttore del programma Future of Work, Università di Oxford) e Paola Pisano (Docente di Gestione dell’Innovazione, Università di Torino; già Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione). Seconda parte della mattinata concentrata sui grandi temi economici del Friuli Venezia Giulia. I protagonisti saranno Gianpietro Benedetti (Presidente e AD, Danieli), Zeno D’Agostino (Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale), Paolo Fantoni (Presidente, Fantoni) e Riccardo Illy (Vicepresidente, illycaffè).
Per il pomeriggio, l’evento di chiusura della due-giorni si terrà nell’adiacente Chiesa di San Francesco. Il dibattito sarà su “Youth empowerment: il ruolo dei giovani nell’Italia di oggi e di domani”. Si parlerà di questione giovanile in Italia, dal quadro formativo-lavorativo (numero di laureati, NEET ecc.) a
quello demografico, e di come rendere attrattivo un Paese e un territorio per i giovani.
A parlarne saranno Luciano Monti (Fondazione Bruno Visentini; LUISS), Cecilia Sala (Giornalista, Il Foglio; vincitrice del premio “Penna d’Oro”), Francesca Bardelli Nonino (Responsabile comunicazione web, Nonino Distillatori) e Federica Tremolada (Managing Director Southern and Eastern Europe, Spotify).
Le conclusioni della giornata e del forum saranno tracciate infine dal direttore scientifico Rampini assieme al presidente Da Pozzo.

La parola agli organizzatori.
«Il biennio 2020-2022 ha portato alla luce il susseguirsi di crisi e sfide senza precedenti per la comunità mondiale, che si sono sovrapposte con impatti significativi per gli equilibri socioeconomici e geopolitici e con influssi a livello sia globale sia locale – commenta il presidente Cciaa Pn-Ud Giovanni Da Pozzo –. Proprio per questo, valorizzando anche la posizione strategica di Udine quale baricentro d’Europa, abbiamo voluto proporre un nuovo forum, avvalendoci del coordinamento esperto di The European House – Ambrosetti e della direzione scientifica di un giornalista che è vero riferimento per queste tematiche, come Federico Rampini. Un forum in cui possano incontrarsi esperti nazionali e internazionali, assieme anche a imprenditori e personalità dell’economia regionale, per riflettere sulle grandi questioni, che influenzano le vite quotidiane di tutti noi, e capire come affrontare le prossime sfide, interpretando in modo vincente una realtà sempre più complessa. Odff ambisce a divenire punto di riferimento nell’ambito, in Italia e in Europa, mantenendo e coltivando uno stretto legame di territorialità con la città di Udine e il Friuli Venezia Giulia, terra da sempre propensa al dialogo tra i popoli del mondo euro-mediterraneo».

«Gli sviluppi recenti della situazione geopolitica ed economica – aggiunge il direttore scientifico Federico Rampini – dimostrano che abbiamo bisogno di nuovi strumenti per interpretare il mondo, guidare le nostre imprese, orientarci in un futuro incerto. Questo Forum è una risposta innovativa ad una domanda urgente. In una delle regioni più produttive e internazionalizzate d’Europa, nasce dunque una nuova piattaforma di dialogo per rispondere alla domanda di conoscenze dal valore strategico: tra geopolitica e geoeconomia, uno sguardo sul mondo per aiutare le imprese e le nuove generazioni».

Come sottolinea il coordinatore del programma Filippo Malinverno di The European House-Ambrosetti, infatti, «Mai le dinamiche geopolitiche di un mondo crescentemente complesso hanno avuto un impatto così cruciale sulla comunità imprenditoriale italiana. Il programma di questa prima edizione, grazie anche a contributi di spessore di relatori internazionali, fornirà alle aziende e ai cittadini una chiave di lettura aggiornata e innovativa della realtà contemporanea, tra rischi ed opportunità».

Morandini di Fondazione Friuli ha evidenziato che con questo evento «si dà un segnale molto forte. La velocità di cambiamento degli scenari altera continuamente le regole della competizione. Open Dialogues, che ben volentieri sosteniamo, ci aiuta a capire dove e come possiamo migliorare per continuare a mantenere i buoni livelli che abbiamo raggiunto».

Il sindaco Fontanini ha ricordato che il «Friuli non è più una terra marginale nello scenario economico nazionale ed europeo. Dimostra grandi capacità e propensione al futuro. Ascolteremo con piacere gli esperti che potranno darci messaggi e insegnamenti molto importanti per migliorare le performance in un mondo che sta vivendo cambiamenti radicali».

L’assessore regionale Sergio Bini ha sottolineato come «all’improvviso ci siamo scoperti, non solo come Paese ma come Europa, un’Europa fragile e dipendente, non solo dal punto di vista energetico, che dovrà riscrivere le regole del gioco se non vorrà essere marginale. Per questo è ancora più importante un appuntamento come Open Dialogues, per aiutarci a capire e a riflettere su questo momento e come porci al meglio nel contesto internazionale».