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Resti del castrum sul colle di San Martino

Ecomuseo delle Acque, doppio appuntamento al Colle di San Martino (Artegna) per conoscere e comprendere il paesaggio e le sue forme

  • Categoria dell'articolo:Udine
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Un doppio appuntamento ad Artegna per far conoscere e valorizzare il Colle di San Martino, dal punto di vista archeologico e morfologico. A proporlo è il 15 e il 16 ottobre l’Ecomuseo delle Acque, che ha organizzato per sabato 15 ottobre alle 16 una visita al “castrum” longobardo  in collaborazione con la Società Friulana di Archeologia e con l’accompagnamento  di una guida d’eccezione, l’archeologo Luca Villa. 

Domenica 16 ottobre alle 10 è in programma una lezione di geografia finalizzata alla comprensione del paesaggio e delle sue forme, in relazione al colle e alla pianura sottostante. 

Gli scavi condotti nell’area archeologica che si estende sul Colle di San Martino hanno evidenziato l’esistenza di un insediamento di epoca romana. Le tracce più evidenti risalgono però al periodo tardoantico-altomedievale ovvero al V-VI secolo, quando l’altura venne provvista di opere di difesa articolate e di grandi dimensioni. Si trattava del “castrum” di cui successivamente si servirono i Longobardi sfruttando la posizione strategica del rilievo. 

Il Campo di Osoppo-Gemona è una pianura alluvionale chiusa, compresa tra le Prealpi Giulie e le Prealpi Carniche ai lati e l’Anfiteatro morenico a sud. L’area è stata prima sottoposta alla potente azione abrasiva esercitata dal ghiacciaio Tilaventino, poi si è trasformata in un vasto lago riempito negli ultimi 9 mila anni dai sedimenti depositati dal Tagliamento e dai torrenti Vegliato e Orvenco.

Dal rilievo arteniese si colgono e leggono tanti elementi di interesse: le cerchie moreniche, i colli di Buja e Osoppo, i monti Brancot e San Simeone. 

Prenotazioni obbligatorie al numero 338 7187227.