L’azione avviata dal Gect per il coinvolgimento diretto delle Università, curata dalla manager culturale Chiara Isadora Artico, ha coinvolto ieri oltre 150 partecipanti fra studenti (oltre 130), docenti e vertici, e punta non solo a momenti di confronto e scambio, ma a generare un percorso stabile di lavoro per la progettazione partecipata nell’ambito del programma di Outreach – piano di coinvolgimento della cittadinanza – di GO! 2025. Una doppia funzione, quindi: introdurre le opportunità che GO! 2025 intende orientare alla popolazione universitaria, e raccogliere e far circolare le necessità e le idee di chi studia e di chi insegna nella città transfrontaliera. E l’azione intrapresa ha prodotto subito un risultato importante: diventa infatti permanente il “tavolo di progettazione partecipata” avviato ieri: sarà la sede in cui mettere a sistema idee e soluzioni migliorative che arrivano dai giovani per la convivenza e collaborazione nella Capitale Europea della Cultura #borderless. Studenti, insegnanti e vertici delle Università proseguiranno quindi in un confronto che accompagnerà il cammino di GO! 2025.
«Vogliamo riuscire a individuare e cogliere le esigenze, ma anche le opportunità che affiorano in una città senza confini al centro della scena culturale europea – sottolinea Romina Kocina – Facendo così di un “laboratorio” concreto di collaborazione l’esempio per futuri contesti analoghi in tutto il continente». L’azione avviata dal Gect prevede che i 3 livelli delle realtà universitarie – Rettori, docenti, studentesse e studenti – siano tutti attivati, in chiave interdipendente: il lavoro portato avanti dai Rettori sarà condiviso con gli altri livelli e a sua volta si aggiornerà sulla base di quanto emerge dai gruppi di lavoro dei docenti e della realtà studentesca. I docenti degli atenei riferiranno le esperienze professionalizzanti e i progetti speciali avviati intorno a GO! 2025, le loro idee per il futuro saranno raccolte e veicolate; analogamente le forze studentesche, divise in gruppi, potranno confrontarsi sulle opportunità dischiuse dal progetto GO! 2025, in un workshop che usa la metodologia “world cafè”, individuando e mettendo a sistema necessità avvertite e potenzialità inespresse. Il lavoro in gruppi consta di due fasi, per un progressivo avvicinamento a soluzioni e idee concrete. Il laboratorio di ieri è stata una prima occasione di confronto e partecipazione, prodromica alla attivazione del gruppo di lavoro continuativo, formato da studenti e studentesse, nel contesto del tavolo di progettazione partecipata inserito nel programma di Outreach di GO! 2025. Info e aggiornamenti sul sito www.go2025.eu.