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Conosci Grado, casoni e barca

Grado negli anni Trenta e negli anni Sessanta in 3 documentari d’epoca conservati dalla Cineteca del Friuli, on line da mercoledì 25 agosto

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Anche quando all’orizzonte si profilano giorni bui, l’estate resta il tempo sospeso delle vacanze, delle passeggiate, delle nuotate, dei giochi dei bambini sulla spiaggia. Lo si vede in Turismo a Grado (1939), che a partire da mercoledì 25 agosto sarà disponibile in streaming gratuito sulla piattaforma AdessoCinema insieme ad altri due documentari sulla località balneare, tutti appartenenti al fondo della ex-cineteca regionale di Trieste e conservati dalla Cineteca del Friuli.

Realizzato nell’agosto del ’39, nove mesi dopo la promulgazione delle leggi razziali e alla vigilia dello scoppio della seconda guerra mondiale, Turismo a Grado è “gemello” di un documentario su Trieste e i suoi stabilimenti balneari presentato lo scorso anno alle Giornate del Cinema Muto. Entrambi i film hanno perduto il sonoro e sono quindi privi di commento ma a parlare sono soprattutto le belle immagini d’epoca. Osservando i bagnanti nel clima festoso delle vacanze e lo scorrere tranquillo delle giornate dei pescatori nei vicini casoni della laguna, la tragedia che sta per compiersi appare lontanissima.

Non molto diversa è l’atmosfera che si respira in Grado, Die Sonneninsel der Adria (tr. it. Grado, l’isola del sole dell’Adriatico), risalente primi anni Trenta. I turisti sbarcano numerosi, attratti dalle spiagge attrezzate e dalle bellezze del centro storico. Seguono le passeggiate sul bagnasciuga, i giochi, i tuffi, i giri sul moscone, le corse con il motoscafo e lo sci d’acqua, i trattamenti di cura, bellezza e benessere. Eppure anche qui le ombre non mancano: un uomo che alza il braccio per il saluto romano e gruppi di bambini che marciano rievocano l’amaro sapore degli anni del regime.

Nel documentario a colori Conosci Grado realizzato da Duilio e Fulvio Chiaradia nel 1969 per la locale Azienda autonoma di cura e soggiorno, si ritrova l’isola d’oro immersa nell’euforia da boom economico degli anni Sessanta. Incorniciato dai versi del poeta gradese Biagio Marin, il film mostra l’evoluzione di Grado da “figlia” di Aquileia dall’antica storia e borgo di pescatori ad attrezzata e movimentata località turistica, apprezzata fin dalla fine dell’Ottocento per le cure termali. Ma oltre a terme, sabbiature e relax i turisti, in gran parte stranieri, trovano qui anche tante attività e divertimenti, dallo sci nautico alla vela, dalla canoa al tennis, all’equitazione, per una vacanza adatta ai giovani. Sono loro i protagonisti dell’estate, che riempiono Grado di allegria e spensieratezza fino alla fine della stagione, quando il mare “s’addormenta senza luce, sfinito”.

Il catalogo completo della piattaforma AdessoCinema, curata da Cinemazero di Pordenone, Visionario di Udine e Cineteca del Friuli con la collaborazione di Tucker Film, è su www.adessocinema.it