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Lunedì 22 maggio torna in scena l’Orchestra d’Archi del Conservatorio Tartini di Trieste

Reduce da due esibizioni emozionanti nelle sedi istituzionali italiane di maggiore rilievo – il 10 febbraio al Quirinale, per la Giornata del Ricordo, e l’8 marzo al Senato per la Giornata internazionale della Donna  – torna in concerto a Trieste l’Orchestra d’Archi del Conservatorio Tartini, che si presenterà al pubblico lunedì 22 maggio, alle 20.30 nella Sala Tartini del Conservatorio (via Ghega 12) in un organico di 23 elementi fra violini primi e secondi, viole, violoncelli e contrabbassi. Preparata dal docente di Musica d’insieme per strumenti ad archi Alberto Franchin, l’Orchestra suona senza l’ausilio di un direttore, perché il lavoro svolto in sede di preparazione mira ad una concezione del Quartetto d’archi esteso alla formazione orchestrale. L’Ensemble riunisce studentesse e studenti del Conservatorio di diverse nazionalità a testimonianza di una vocazione cosmopolita del Tartini, luogo di convivenza feconda fra culture internazionali, in una città che è da sempre punto d’incontro di culture e tradizioni, anche musicali. L’ingresso al concerto sarà come sempre libero, previa prenotazione al numero 040.6724911, oppure su infoline conts.it
Il programma della serata si aprirà con “Crisantemidi Giacomo Puccini, uno dei pochissimi brani di musica da camera scritti dal compositore, dedicato alla memoria di Amedeo di Savoia. Una partitura con svolgimento in forma ternaria, di atmosfera lirica e malinconica e di cui ritroviamo echi nell’ultimo atto della Manon Lescaut. Si prosegue con Edward Elgar e la Serenata per archi in mi minore op.20, composta nel 1892 e scandita da un affettuoso lirismo e da toni melodici raffinati. In chiusura Antonín Dvořák e laSerenata per archi in mi maggiore op.22. un brano di grande fascino e di intensa carica melodica. In scena l’Orchestra schiera i suoiviolini primi Sofia De Martis, Terezia Kucerova, Marharita Shakunova, Blaz Terpin, Nataliia Yamborchuk, Nika Anic, Pietro Furlanetto, iviolini secondi Leonardo Macchitella, Simone Valente, Dijana Arsova, Marija Dinic, Vittorio Chalvien, Elia Grigolon; e ancora le violeDanijel Trajkovic, Marina Vranjes, Milena Perkovic, Aleksandra Mirnic, i violoncelli Iryna Bobyreva, Emanuele Francesco Ruzzier, Iva Vilic, Lana Obrenovic e infine al contrabbasso Luigi Cimarosti e Emidio Giuseppe Privitera.  L’Ensemble d’Archi del Tartini è riconosciuto per il suo valore, ed è stato protagonista spesso di importanti concerti in Italia e all’estero. L’Orchestra ha fatto suo un vasto repertorio, che spazia dal barocco al ‘900 storico.