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MUSICA, TRIESTE: “DA VIENNA”, VIAGGIO NEI GRANDI QUARTETTI D’ARCHI DI MOZART E HAYDN CON ARMIDA QUARTETT, MERCOLEDÌ 3 APRILE PER CROMATISMI 3.0 AL TEATRO MIELA

TRIESTE – “Da Vienna” è il filo rosso del prossimo concerto della Stagione cameristica Cromatismi 3.0 di Chamber Music Trieste: una proposta legata al percorso di tradizione centro-europea del cartellone diretto dalla pianista e musicologa Fedra Florit, un viaggio ricco di suggestioni nella migliore scrittura musicale per Quartetto d’Archi dei grandi compositori della tradizione viennese. Mercoledì 3 aprile, al Teatro Miela alle 20.30, protagonista sarà Armida Quartett, la formazione d’Archi nata nel 2006 a Berlino, composta da Martin Fulda e Johanna Staemmler violini, Teresa Schwamm viola e Peter-Philipp Staemmler violoncello. Due Quartetti di Wolfgang Amadeus Mozart apriranno e suggelleranno il concerto, il Divertimento in fa magg. KV 138 e il Quartetto in do magg. “Dissonanzen” KV 465, intervellati da un omaggio a Franz Joseph Haydn, il Quartetto in si bem. magg. op.76 n.4. Un repertorio che bene esprime la cifra stilistica di Armida Quartett, che proprio a Mozart e al suo genio innovativo dedica da anni molte ricerche e gran parte della prodizione e divulgazione musicale del gruppo. Mentre nel nome del Quartetto è insita la dedica ad Haydn e alla sua celebre “Armida”. La Stagione Cromatismi 3.0 è sostenuta dal MIC – Ministero della Cultura con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Banca Mediolanum, Suono Vivo – Padova e Zoogami. Biglietti presso TicketPoint Trieste, info acmtrioditrieste.it.

Il Divertimento in fa magg. KV 138 di Mozart riprende la tradizione settecentesca dei Diverti- menti legati al gusto di far musica insieme e riflettono una identica struttura formale, in cui si alternano movimenti di danza e passaggi solistici e virtuosistici. Proseguendo nel programma del concerto incrociamo il Quartetto in si bem. magg. op.76 n.4 di Franz Joseph Haydn detto Quartetto “delle dissonanze” , caratterizzate da un gioco strumentale elaborato e vivace e da un Finale vaporoso nel gioco serrato dei quattro archi. Il Quartetto in do magg. “Dissonan- zen” KV 465 di Wolfgang Amadeus Mozart chiude il ciclo dei sei dedicati a Haydn, e esemplifica la personalissima consapevolezza del genio di Salisburgo nel guardare al modello dei Quartetti “russi”. Mozart evita il gusto popolare così caro ad Haydn, e preferisce un materiale melodico di impronta più dotta, un contenuto armonico più spregiudicato, una elaborazione contrappuntistica ispirata dalle opere di Bach e Händel.

Fondato a Berlino nel 2006, Armida Quartet prende il nome dell’opera Armida di Haydn, Nuove idee caratterizzano sempre l’attività della formazione e una delle più significative, il ciclo dei Quartetti di Mozart dal titolo Mozart Exploded, delle ultimissime stagioni. Attraverso questo filo rosso, l’Armida evidenzia gli elementi di novità e di avanguardia del linguaggio mozartiano per l’epoca, accostando in ogni programma un compositore vivente accanto a Mozart: Sofia Gubaidulina, Marco Nicodijevic, Jörg Widmann, Frangis Ali-Sade, e con una importante presentazione del progetto anche alla Morgan Library di New York. Limpegno riservato alla revi- sione critica dei quartetti di Mozart è stato fortemente apprezzato dal Gramophone. Il Primo Premio nel 2012 al Concorso ARD di Monaco (con il Premio del pubblico) aveva segnato l’affermazione nel panorama internazionale del Quartetto Armida. Fra il 2016 e il 2018 la formazione è stata New Generation Artist ed ha debuttato al BBC Proms e nel 2017 è stato Rising Stars. Dal 2021 il Quartetto è direttore artistico ospite del Mecklenburg – Vorpommem Rügen Festival. Fra i colleghi con i quali l’Armida condivide spesso la scena musicale, vanno menzionati Lise Ber- thaud, il cornista Alec Frank- Gemill, il Quartetto Van Kuijk, Eva Kupiec, Maximilian Hornung, Martin Fröst e Thomas Hampson.