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Nuovo saggio di Andrea Segrè “D(i)ritto al cibo”, lo ius cibi e la cittadinanza alimentare al centro della riflessione in libreria il 10 ottobre. Anteprima al festival Trieste Next sabato 24 settembre

Primo non sprecare, da questo comandamento era partito Andrea Segrè 25 anni fa con un’invenzione, quella del Last Minute Market, che aveva insieme un valore etico, sociale ed economico: un’intuizione capace di ripristinare l’equilibrio di sistema e ossigenare i cittadini a basso potere di acquisto con effetto win win, perché vincevano tutti, anche l’ambiente attraverso un incrocio virtuoso a km zero. Nel rush finale di un anno convulso, il 2022 che ha scardinato gli scenari mondiali e aggravato le povertà vecchie e nuove a ogni latitudine del pianeta, Andrea Segrè porta in libreria una nuova e urgente riflessione affidata all’editore Scienza Express: è il saggio “D(i)ritto al cibo. La mia playlist dallo spreco alla cittadinanza alimentare” (Collana Presa diretta, 184 pagg € 17), che mette a fuoco un tema centrale del nostro tempo, lo “ius cibi” il diritto a un cibo sano e sostenibile affiancato a una visione innovativa di “cittadinanza alimentare”, la cruna dell’ago determinante per cui deve passare ogni democrazia del terzo millennio, che tale voglia definirsi. Lo ius cibi non è un semplice vagheggiamento di giustizia alimentare, ma una proposta chiara e mirata che Andrea Segrè ha formulato nella sua nuova veste di Consigliere Speciale del Sindaco di Bologna per le politiche alimentari urbane e metropolitane. È la prima volta che il diritto al cibo – quindi ad una alimentazione sana e salutare, nell’ambito di una rinnovata progettualità dei sistemi internazionali di produzione agroalimentare – diventa elemento prioritario di dibattito in Italia. È la prima volta che un rito così quotidiano e naturale come il nostro alimentarci diventa terreno specifico di rivendicazione dei “nuovi” diritti umani e civili, perno centrale del movimento per lo sviluppo sostenibile e l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030. L’appuntamento per la presentazione in anteprima del libro, che uscirà il 10 ottobre, è con l’edizione 2022 di Trieste Next: sabato 24 settembre, alle 10 negli spazi del festival in Piazza Unità, l’autore, Andrea Segrè, dialogherà con la giornalista Daniela Picoi.
“D(i)ritto al cibo. La mia playlist dallo spreco alla cittadinanza alimentare” prende le mosse dalle ricerche iniziali dell’autore e dall’assunto che non sprecare il cibo è un dovere, per approdare alla essenziale consapevolezza che mangiare bene è un diritto fondamentale, di tutti. Il libro offre l’occasione per ripercorrere le missioni in campo dell’ultimo decennio del secolo scorso, finalizzate a studiare la transizione agricola nei Paesi del socialismo reale, quindi la realizzazione di progetti per il recupero solidale degli alimenti invenduti e, dodici anni fa, le azioni a livello europeo e internazionale per contrastare lo spreco e l’avvio della campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero. «A fronte del dovere di non sprecare il cibo, imperativo prima di tutto morale ma anche etico, economico, ecologico – spiega Andrea Segrè – deve essere riconosciuto un diritto. Il diritto a un’alimentazione sufficiente, nutriente, sicura e culturalmente compatibile. Poiché mangiare soddisfa un bisogno primario, essenziale e ineludibile, il diritto al cibo è un diritto fondamentale per tutti gli abitanti della terra. Di più: il cibo deve essere considerato un bene comune, al pari dell’acqua, altrettanto fondamentale per la vita sul pianeta, e non solo per quella degli esseri umani». E’ dunque una “nuova musica” dei diritti, quella di questo saggio, scandita ad ogni capitolo da una playlist personale e simbolica dell’autore, che spazia da Carosone ai Roxy Music, da Ligabue agli U2, dalla Vanoni a Gaber, Vasco Rossi, Mina.
Andrea Segrè è professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna, dove è stato preside della Facoltà di Agraria e direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari. Ha insegnato Economia circolare all’Università di Trento. Fondatore di Last Minute Market, impresa sociale spin off accreditato dell’Università di Bologna, ideatore della campagna Spreco Zero e direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher International su cibo e sostenibilità, dal giugno 2022 è Consigliere Speciale del Sindaco di Bologna per le politiche alimentari urbane e metropolitane. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra i quali il Premio internazionale Pellegrino Artusi nel 2012 e il San Giusto d’Oro nel 2020.