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Presentati la Mostra e il Convegno “Somalia: dalla ricerca del PASSATO alla prospettiva di FUTURO” in programma il 17 e 18 aprile 2024 a Trieste

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Il tema dello sviluppo della società somala nel corso del tempo sarà al centro di una mostra e di un convegno organizzati a Trieste dall’Associazione culturale italo-somala Sagal con l’obiettivo di sostenere la volontà politica e sociale del paese somalo e realizzati con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia L.R. n.9/2023 – Sistema integrato di interventi in materia di immigrazione e la co-organizzazione del Comune di Trieste.

 

Attraverso la propria attività, l’Associazione promotrice intende essere infatti un ponte tra la Somalia e le istituzioni locali del Friuli Venezia Giulia e in tale veste ha organizzato la mostra fotografica “Mogadiscio e la sua evoluzione storico-urbanistica: pagine di storia della città” ospitata presso la Sala Carlo Sbisà del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste dal 19 aprile al 5 maggio 2024 e il Seminario di studio e approfondimento “SOMALIA: dalla ricerca del passato alla prospettiva di futuro” che si svolgerà all’interno della Sala Maggiore della Camera di commercio Venezia Giulia di Trieste il 17 aprile 2024. Le due iniziative, che si svolgono in coorganizzazione con il Comune di Trieste e la Camera di Commercio Venezia Giulia, sono state presentate oggi (lunedì 15 aprile 2024) presso il Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste nel corso di una conferenza stampa introdotta da Giorgio Rossi, Assessore comunale alle Politiche della Cultura e del Turismo, alla presenza di Pierpaolo Roberti, Assessore regionale alle Autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e immigrazione e di Ahmed Faghi Elmi, Presidente della Comunità Somala di Trieste.

 

Sono intervenuti alla conferenza stampa Aues Scek, Membro del consiglio di amministrazione della Banca centrale della Somalia e Consorzio internazionale sulla gestione finanziaria pubblica e alcuni giornalisti televisivi e della carta stampata nazionale somala.

Nella prima giornata, mercoledì 17 aprile, si terrà un evento culturale dedicato alla vicenda storica che ha collegato Italia e Somalia e che ha permesso la crescita urbanistica della città di Mogadiscio, dove il supporto culturale italiano è ancora rintracciabile in alcuni edifici esistenti e in parti del tessuto urbano.

Nella seconda giornata, giovedì 18 aprile, sarà inaugurata la Mostra fotografica “Mogadiscio e la sua evoluzione storico-urbanistica: pagine di storia della città” che evidenzierà come si possa concepire un ambiente attraverso delle “passeggiate virtuali” lungo le strade della città, seguendo le indicazioni espresse dalle guide turistiche italiane pubblicate nel secolo scorso (in particolare quelle che il Touring Club ha pubblicato nel 1929 e nel 1938).

Centrale nel progetto il ruolo informativo della mostra, che sarà poi visitabile fino al 5 maggio 2024.

L’Assessore Giorgio Rossi ha portato un saluto del Comune di Trieste sottolineando il rapporto di collaborazione esistente tra Italia e Somalia, un rapporto di reciproco rispetto nato nella seconda metà dell’Ottocento e consolidato durante il periodo dell’Amministrazione fiduciaria dell’Italia in Somalia. La mostra fotografica “Mogadiscio – e la sua evoluzione storico urbanistica: pagine di storia della città” è incentrata sul patrimonio architettonico che testimonia l’evoluzione architettonica e urbanistica di una città che si staglia come un esempio dell’incontro tra cultura, tradizioni e architetture.

Le iniziative dell’associazione italo-somala Sagal – è il messaggio portato da Pierpaolo Roberti – puntano a ribadire il forte legame esistente tra Friuli Venezia Giulia e Somalia. Un Paese che sta provando a uscire dalle macerie di una guerra civile devastante, che ha bisogno di nuova stabilità, nuove professionalità e un nuovo apparato amministrativo per ripartire, anche attraverso rapporti di collaborazione con Paesi europei tra cui l’Italia. Il Friuli Venezia Giulia vuole essere parte attiva in questa partnership con l’intenzione di portare avanti il percorso avviato con il sostegno a questi progetti, augurandosi che possano contribuire a dare un messaggio di pace in un periodo di forti tensioni internazionali.

 

L’assessore regionale ha sostenuto la positività di ogni azione che miri, da un lato, ad attrarre investimenti esteri nel territorio regionale e, dall’altro, a stabilire relazioni anche di tipo commerciale con Paesi in via di sviluppo. In particolare, l’esponente della Giunta ha messo in luce l’interesse della Regione di diventare un partner privilegiato della Somalia e di promuovere iniziative per aiutare il Paese centrafricano a ricostruire il tessuto produttivo e sociale distrutto dalla guerra civile.

Rivolgendo un ringraziamento a tutti coloro che hanno dato il loro contributo a questo progetto e in particolare agli assessori regionale Pierpaolo Roberti e comunale Giorgio Rossi, Ahmed Faghi Elmi ha ricordato come l’Associazione culturale italo-somala Sagal (termine che in somalo significa “Aurora”) sia stata costituita nel 1998 da più di un’ottantina di persone per dare voce ai 200 somali presenti in Friuli Venezia Giulia promuovendo la conoscenza della comunità ospitante mediante l’approfondimento della sua storia e del suo patrimonio culturale e linguistico finalizzato all’integrazione ottimale.

Per conseguire questi obiettivi, l’associazione – ha spiegato Faghi Elmi – opera prevalentemente nei settori connessi con la cultura, la cooperazione internazionale, i servizi sociali e di solidarietà attraverso la promozione di forme concrete di solidarietà a favore della Somalia e della popolazione in condizioni di svantaggio, collegandosi anche a progetti di carattere internazionale già in atto e collegandosi con enti e associazioni aventi analoghe finalità”.

“Sono particolarmente grato dell’attenzione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia quale partner che ha permesso di rafforzare – ha dichiarato ancora Faghi Elmi – uno spirito di cooperazione che si avvale della

fiducia reciproca e che si arricchisce di un’esposizione importante, capace di valorizzare un patrimonio condiviso attraverso l’opera di ricerca tramite le competenze e le professionalità che si trovano in ltalia e nella nostra regione.

Sono inoltre onorato di riproporre la riedizione del catalogo della mostra tenuta a Mogadiscio nel 2018 e riproposta oggi grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Legge Regionale n.912023 – Sistema integrato di interventi in materia di immigrazione), con la co-organizzazione della Camera di commercio Venezia Giulia e il patrocinio di tantissimi enti”. 

“La mostra, svolta in co-organizzazione con il Comune di Trieste – rappresenta il primo approccio per testimoniare aspetti delle realtà sociali locali e universali attraverso l’esposizione di una ricca documentazione iconica, depositata in vari Archivi italiani, frutto del lavoro di grandi fotografi del passato, al fine di costruire un “archivio della memoria” da condividere con le comunità della diaspora”.

“ll catalogo contribuisce a mantenere viva la prospettiva del recupero e della preservazione di un patrimonio architettonico dal valore universale. ln questo contesto – ha aggiunto Faghi Elmi – l’ltalia potrebbe offrire il proprio contributo valutando una strategia di razionalizzazione e quindi di possibile recupero delle numerose proprietà demaniali sparse nella città”.

“Molti edifici del centro storico portano tuttora il segno delle devastazioni della guerra civile che ha portato alla quasi completa distruzione del tessuto urbano della capitale. Sono infatti evidenti i resti della Cattedrale, le rovine della chiesa, come quelle della moschea e di tanti altri edifici che lasciano tuttora intravedere e immaginare la ricchezza architettonica e il fascino che facevano di Mogadiscio la “Perla dell’Oceano”, città aperta alle tante influenze sociali e culturali che nel corso dei secoli hanno seguito le rotte marittime. Mantenere vivo il ricordo della Mogadiscio dei tempi passati, riveste un’importantissima valenza culturale soprattutto per i giovani quale recupero della memoria di un passato di pace e di prosperità.

Ed è proprio in questo contesto che l’associazione Sagal ha organizzato anche un seminario di studio e approfondimento sul tema dello sviluppo nel tempo della società somala consistente in due panel e una tavola rotonda in cui si dibatterà sulle sfide attuali per riportare Mogadiscio ai fasti del passato con la modalità progressista del presente”.

“Riteniamo – ha concluso Faghi Elmi – che questa iniziativa sarà utile ad aiutare la citta di Mogadiscio a riscoprirsi come perla dell’Oceano in cui la presenza italiana sarà di notevole rilievo. ll ruolo strategico raccolto con entusiasmo dal Friuli Venezia Giulia in quest’opera di testimonianza risponde alla costante e innata vocazione del nostro territorio a rappresentare un crocevia di culture, che, anche se lontane, si riconoscono nei valori della solidarietà, dell’amicizia e del rispetto reciproco”.

 

Sagal, Associazione culturale italo-somala, organizzazione di promozione sociale che promuove, organizza e gestisce attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale e impegnata da anni nella tutela e nell’assistenza agli cittadini somali, ha deciso infatti di proporre e mettere in campo le esperienze maturate in questi anni per la stesura di un progetto comprendente una mostra fotografica intitolata “Mogadiscio e la sua evoluzione storico-urbanistica: pagine di storia della città” incentrata sul patrimonio architettonico e urbano della capitale somala.

 

La mostra – curata dagli architetti Maria Spina e Gabriella Restaino e da Nuredin Hagi Scikei, scrittore impegnato nella difesa del patrimonio storico, archeologico e paesaggistico della Somalia – è già stata presentata a Mogadiscio nel 2018, grazie al patrocinio e al sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Mogadiscio e dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

 

Le immagini esposte sono circa 250, associate ad alcuni disegni realizzati dai giovani architetti della diaspora del gruppo “SA – Somali Architecture”.

 

Il progetto rappresenta il primo approccio per testimoniare aspetti delle realtà sociali locali e universali attraverso l’esposizione di una ricca documentazione iconica, depositata in vari Archivi italiani, frutto del lavoro di grandi fotografi del passato, al fine di costruire un “archivio della memoria” da condividere con le comunità della diaspora.

 

La mostra si propone anche di produrre una sinergia tra la comunità somala e l’Assessorato regionale all’immigrazione, entrambi destinati a registrare le problematiche sociali del territorio chiamando a raccolta tutti i soggetti (Assessorati comunali e regionali, scuole, associazioni e altri) e invitandoli a collaborare e a condividere i processi realizzativi.

 

L’esposizione non rappresenta solamente un grande e unico evento, ma intende costituire infatti l’avvio di una forma di collaborazione sociale che potrà dare lustro alla Regione Autonoma FVG in quanto parte attiva nel processo di consolidamento tra le culture dei due Paesi.

 

Il tour virtuale della capitale somala accompagna il visitatore attraverso quattro itinerari:

– Il primo attraversa gli antichi quartieri di Shingaani e Hamarweyne ricchi di monumenti importanti;

– il secondo propone una visita alle moschee più famose in funzione delle descrizioni dei viaggiatori e geografi che la descrissero approdando sulle coste somale fin dal ’300;

– il terzo illustra gli spazi urbani in cui si sono maggiormente concentrate le opere realizzate dagli italiani;

– Il quarto, infine, si avvale delle immagini delle infrastrutture quali ponti, strade e acquedotti per offrire un panorama completo delle opere urbane ed extraurbane di cui si è dotata Mogadiscio.

 

La mole di lavoro effettuata per realizzare la mostra è stata notevole, soprattutto per la ricerca del materiale storico costituito dalle cartografie, i disegni e le fotografie provenienti esclusivamente da archivi italiani, pubblici e privati.

 

Questo il messaggio inviato dalle curatrici, Maria Spina e Gabriella Restaino e letti durante la conferenza stampa:

 

Per prima cosa ringraziamo la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste, la Camera di Commercio Venezia Giulia e l’Associazione culturale italo-somala “SagalL” che hanno permesso a questa mostra fotografica di approdare a Trieste, a distanza di cinque anni dalla memorabile inaugurazione organizzata nel 2018 nella sede del Municipio di Mogadiscio.

Fondata su documenti iconografici, prelevati in vari archivi italiani sia pubblici sia privati, questa rassegna sul patrimonio architettonico della capitale somala utilizza il criterio della passeggiata virtuale lungo le vie della città storica. Sulla falsa riga di una guida turistica (come quelle pubblicate nel 1929 e nel 1938 dal Touring Club italiano) accompagna i visitatori, segnalando e descrivendo monumenti che in gran parte sono purtroppo scomparsi.

Gli scopi della mostra e del relativo catalogo – condivisi sin dalle prime battute con Nuredin Hagi e Khalid Maou – sono tuttavia chiarissimi: si spera che le Autorità e i cittadini di Mogadiscio possano vedere la loro città con altri occhi e, soprattutto, con un altro stato d’animo, adoperandosi per il recupero delle architetture “residue” e impedendo ulteriori distruzioni.

E a conferma di ciò, anche i pannelli sono scritti in italiano e somalo perché, come ci ha insegnato Nelson Mandela: «Se parli a un uomo in una lingua che comprende, farai centro. Ma se gli parli nella “sua” lingua, arriverai al suo cuore».

Grazie a tutti e a tutte”.

 

L’amicizia tra la Somalia e l’Italia dura da quasi un secolo. I promotori dell’Associazione Sagal ritengono doveroso ricordarlo alle nuove generazioni anche attraverso questo tipo di iniziative.

 

Durante l’evento inaugurale del 17 aprile – che prevede due panel su l’“Urbanizzazione nella storia culturale di Mogadiscio” con moderatore Alessandro Volterra, Direttore del Centro Interdipartimentale di Studi Somali Roma  somalo e “L’economia marittima nelle prospettive disviluppo in Somalia: Mogadiscio -Trieste” che vedrà in veste di moderatore Federico Battera del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Trieste e una Tavola rotonda dal titolo “Mogadiscio: vantaggi della struttura urbanistica e opportunità economiche sono le sfide chiave attuali” moderata dal giornalista del TG1 Paolo Di Giannantonio – saranno discussi il ruolo che l’Italia, e in particolare la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, potrebbero assumere soprattutto nel campo della ricostruzione delle infrastrutture e dei servizi amministrativi, civili e ospedalieri.

 

Particolare attenzione sarà dedicata allo sviluppo delle cooperazioni che secondo i promotori dell’iniziativa possono portare a scambi commerciali favorevoli tra Italia e Somalia in grado di implementare i traffici interportuali. In particolar modo sarà evidenziata la riqualificazione degli edifici storici che l’Italia ha costruito in un determinato periodo storico e che successivamente sono stati distrutti dagli eventi della guerra civile. In questo contesto sarà interessante conoscere la realtà odierna che il governo federale, con grandi sacrifici e con spirito di ricostruzione di una mentalità innovativa, sta attuando con fatica, ma con una particolare attenzione alla sociale convivenza e il rispetto verso le forze armate e quelle dell’ordine pubblico. Il dibattito riunirà esperti, accademici e rappresentanti del Governo nazionale somalo, della Regione Autonoma FVG e degli Enti locali.

 A introdurre i lavori del seminario sarà Ahmed Faghi Elmi, presidente della Comunità somala di Trieste. Le conclusioni saranno affidate a Abdullahi Omar Abshir, Vicepresidente del Parlamento della Repubblica Federale Somala.

Sono previsti in apertura gli interventi del Presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, del delegato del Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Viceprefetto vicario di Trieste, del Vicesindaco di Trieste, del Vicepresidente del Consiglio Regionale, del Prorettore vicario e del delegato delle Università degli Studi di Trieste e Udine e del Rettore dell’Università Nazionale Somala.