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Stefano Gollino nuovo capogruppo del Gruppo Cartarie, Poligrafiche ed Editoriali di Confindustria Udine

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Stefano Gollino, vicepresidente del CdA di Ondulati e Imballaggi del Friuli spa di Venzone, è il nuovo capogruppo del Gruppo Cartarie, Poligrafiche ed Editoriali di Confindustria Udine. Gollino, che subentra a Maria Teresa Tonutti, è stato eletto all’unanimità nel corso dell’Assemblea di gruppo che si è tenuta alla R.D.M. Ovaro.

“Nell’assumere questo incarico con grande entusiasmo e spirito di servizio – commenta Stefano Gollino, – mi piace rimarcare anche il valore affettivo dello stesso, visto che il ruolo di capogruppo delle Industria Cartarie, poligrafiche ed editoriali in seno a Confindustria Udine era già stato ricoperto in passato sia da mio padre Mario che da mio fratello Federico.  Il momento congiunturale del comparto non è facile. Bisogna dunque rimboccarsi le maniche e fare squadra per avere più voce in capitolo”.

Foto di gruppo alla RDM di Ovaro degli imprenditori del Gruppo Cartarie, Poligrafiche ed Editoria di Confindustria Udine. Stefano Gollino è il primo a destra

L’industria cartaria e grafica in Provincia di Udine, secondo l’indagine condotta dall’Ufficio Studi di Confindustria Udine, dopo aver segnato nel 2021 un rimbalzo dei volumi produttivi (+12,5% sul 2020, quando si era avuta una diminuzione del 4,2% rispetto al 2019), ha registrato nel 2022 un calo produttivo del 4,9% (primo semestre 2022 +1,5%, secondo semestre 2022 -11,2%). Anche i primi nove mesi del 2023 si sono chiusi con un ulteriore e pesante calo nella produzione, -16,8% rispetto ai primi tre trimestri del 2022, che sarebbe stato anche peggiore se non fossero stati fatti ingenti investimenti negli ultimi anni sia in macchinari che nel miglioramento dell’efficienza energetica. Qualche timido segnale di ripresa si sta comunque registrando nell’ultima parte del quarto trimestre 2023.

“Nella recente Assemblea annuale di Assocarta – spiega Gollino – il nostro presidente nazionale Lorenzo Poliaveva evidenziato la necessità di una politica industriale che metta le aziende della nostra filiera nelle stesse condizioni competitive dei nostri concorrenti europei ed extraeuropei. Come dargli torto?! Solo con riferimento all’energia, infatti, l’incidenza del costo del gas naturale sul fatturato del settore è passata dal 4,2% del 2020 al 30,2% del 2022. Per quanto riguarda quella dell’energia elettrica, il differenziale con la Germania ha registrato un valore medio sull’anno di circa 70 euro/mWh, con picchi di oltre 120 euro/mWh nel luglio 2022”.

La competitività del comparto cartario è, dunque, in ‘apnea’ a causa del gap tra la bolletta energetica italiana e quella europea. Francia a Germania, ad esempio, hanno ricevuto sostegni al caro energia sotto varie forme. Da qui le condivise richieste di Assocarta al Governo di una misura ‘ponte’ come quella dei crediti d’imposta, di una ‘garanzia assicurativa’ verso altre di medio periodo. È necessario poi non mettere in difficoltà le imprese energivore andando a modificare a ritroso i termini di utilizzo dei crediti di imposta 2023.