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"Mestieri della scena", esercitazione al Palamostre di Udine in una precedente edizione (foto di Bendetta Folena) 

Teatro e artigianato di nuovo insieme: a Udine, presentata la seconda edizione di “Mestieri della scena”

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Da un lato i custodi di antichi saperi manuali capaci di trasmettere alle giovani generazioni la propria esperienza. Dall’altro, chi quei saperi e quelle abilità ha deciso di portarli su un palcoscenico. Due mondi, quello artigiano produttivo e quello della creazione artistica, che tornano a intrecciarsi dopo il fortunato incontro dello scorso anno.
È stata presentata oggi, 16 dicembre nella sede di Confartigianato Udine la seconda edizione di “Mestieri della scena”, il progetto messo a punto da Teatro Club Udine e realizzato con il sostegno della Regione e della Fondazione Friuli e in partenariato con Confartigianato Udine, la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine ed Ert Fvg.
A entrare nel dettaglio del programma la presidente di Teatro Club, Alessandra Pergolese e, da remoto, il responsabile artistico di Teatro Club per i progetti educativi, Francesco Accomando, mentre i saluti del Comune di Udine sono stati portati dall’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Cigolot, e quelli dei partner istituzionali dalla presidente della zona di Udine di Confartigianato-Imprese Udine, Eva Seminarae dal direttore dell’Ert Fvg, Alberto Bevilacqua. L’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, per precedenti impegni istituzionali non è potuta partecipare, ma ha inviato uno scritto con i propri saluti e auguri al progetto, così come quelli del presidente della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine,Gianni Nistri e del presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, anche loro assenti per precedenti impegni istituzionali, che sono stati riportati dalla presidente del Teatro Club Udine.
«Mestieri della Scena – spiega Alessandra Pergolese – si inserisce nel solco di quel filone, che abbiamo avviato negli ultimi anni, volto all’offerta di percorsi educativi in ambito teatrale e dedicato agli studenti delle scuole superiori a complemento dell’esperienza del Palio Teatrale Studentesco. Con questo progetto – prosegue – abbiamo voluto rappresentare una sorta di tributo ai maestri artigiani che dietro le quinte costruiscono giorno per giorno, con passione e competenza, il successo del teatro. Ma “Mestieri della Scena” vuole anche e soprattutto essere un’occasione per i giovani di un viaggio a 360 gradi nel mondo del teatro, in tutte le sue componenti, per cogliere quella sinergia di competenze e maestrie, che dà vita ogni volta allo spettacolo, rinnovandone l’illusione ed emozione».
E la voglia di partecipare si vede anche dal numero di iscrizioni raggiunte per il progetto che, in concreto, partirà a gennaio del 2023. Oltre cinquanta, infatti, sono state le domande ammesse e che sono arrivate da diversi istituti scolastici del capoluogo e dell’ex provincia come Percoto, Marinelli, Sello, Malignani e Copernico di Udine, Manzini di San Daniele e Paolo Diacono di Cividale.

L’urgenza di un ricambio generazionale
«Lo scorso anno, – racconta Francesco Accomando – i ragazzi hanno seguito con grande partecipazionequesto percorso ed è proprio dal loro entusiasmo che si è confermata la voglia di riproporlo. D’altra parte – continua – non esistono esperienze di questo tipo e se da un lato è importante per i giovani conoscere questi mestieri, dall’altro, dalla parte di chi già li svolge per professione, c’è la consapevolezza dell’urgenza di un ricambio generazionale che attualmente manca. Ma c’è di più. Pensionamenti, la mancanza di organici percorsi regionali di formazione e, non da ultimo, la stangata provocata dalla pandemia che ha fatto sì che tecnici e artisti abbiano abbandonato il teatro per occuparsi d’altro, hanno creato dei vuoti di risorse umane da riempire con nuove leve. Tutto questo – conclude – a patto che vi sia una vera ripresa delle attività teatrali, in primis quelle di produzione».

I mestieri “da apprendere”: le novità
Stessi obiettivi dello scorso anno, ma con diverse novità. Lo scopo è sempre quello di offrire a giovani under 35 un percorso di esperienza e conoscenza artistica e tecnica, teorica e pratica, di quelle relazioni e quei procedimenti che compongono il complesso e affascinante meccanismo che porta alla produzione di uno spettacolo teatrale. E se la passata edizione i mestieri da conoscere da vicino, per avvicinarsi così ai segreti, alla storia e alle tecniche della professione, sono stati molti, quest’anno se ne aggiungono ancora degli altri. Suddivisi in diversi ambiti, ragazzi e ragazze potranno scoprire così i segreti della scenografia, scenotecnica e macchinistica, ma anche costumi e sartoria, così come trucco e parrucco, disegno luci, impianti e apparecchiature di illuminotecnica. Non potevano poi mancare le musiche di scena, effetti sonori, la gestione del pubblico, accoglienza e la gestione delle emergenze, l’organizzazione, la comunicazione e la direzione di scena e, infine, la fotografia di scena.

Shakespeare, una scelta non a caso
Per evitare che il percorso sia generico e per calarlo, come effettivamente succede, in uno specifico
progetto di allestimento, è prevista poi l’ideazione e la realizzazione quanto più completa possibile di una scena dal “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare. La scelta di tale testo è motivata dalla grande libertà creativa e interpretativa che offre, oltre a una suggestione legata al nostro tempo. Si parla, infatti, di un’epoca di discordia, anche in presenza di una “nube pestilenziale”, che si conclude con il raggiungimento di una nuova armonia.