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Carlo Verdone (foto di Claudio Porcarelli)

Carlo Verdone sabato 26 giugno a Lignano per il Premio Hemingway 2021. Atteso anche lo scienziato Stefano Mancuso. Quindi, la Serata di Gala con i vincitori 

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Il gran giorno delle premiazioni è arrivato: sabato 26 giugno la 37ª edizione del Premio Hemingway festeggerà i suoi vincitori in occasione della Serata di Gala in programma dalle 20 nell’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro. Condotta dal presidente del Centro per il Libro e la Lettura Marino Sinibaldi, la cerimonia di premiazione vedrà protagonisti la scrittrice Dacia Maraini vincitrice del Premio per la Letteratura, l’artista Franco Fontana per la Fotografia, lo scienziato Stefano Mancuso per l’Avventura del pensiero e il regista Carlo Verdone nella sezione Testimone del nostro tempo. Alle premiazioni si alterneranno le interviste con i vincitori 2021: Marino Sinibaldi sarà affiancato nel corso della serata dal presidente di Giuria del Premio, Alberto Garlini, dal direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta e dallo storico dell’arte Italo Zannier. Info sul sito web premiohemingway.it, dove sarà anche disponibile lo streaming live dell’evento.

Giornata intensa per la 37ª  edizione del Premio Hemingway, promosso dal Comune di Lignano Sabbiadoro con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, attraverso la collaborazione con Fondazione Pordenonelegge. L’evento si svolge quest’anno nell’imminenza del 60° anniversario dalla scomparsa del grandissimo autore di capolavori come “Il vecchio e il mare” e “Per chi suona la campana”: Ernest Hemingway si spegneva infatti il 2 luglio 1961.

 Grande protagonista della giornata sarà il regista Carlo Verdone che alle 17 al Cinemacity incontrerà il pubblico di Lignano: una conversazione condotta dal Presidente di Giuria del Premio, Alberto Garlini, intorno al recentissimo libro di Verdone, “La carezza della memoria” (Bompiani). Ingresso libero con prenotazione obbligatoria premiohemingway. «È un grande regalo un premio che ha come padrino Ernest Hemingway: un gigante della scrittura, con quel suo modo di osservare ironico e vero, con quel suo stile così asciutto», ha dichiarato Verdone nella video testimonianza consegnata al Premio Hemingway 2021, conferitogli “per aver saputo raccontarci, strappandoci travolgenti risate, i cambiamenti, i tic, le contraddizioni, ma anche i sentimenti e i sogni dell’Italia contemporanea”. «Ho letto due libri di Hemingway, “Il vecchio e il mare” e “Per chi suona la campana” – ha raccontato ancora Verdone Hemingway mi ha “inseguito” due volte in Spagna: la prima a Pamplona, mentre ero seduto a un caffè. Il cameriere mi raggiunge e spiega che mi ero seduto proprio nel posto in cui Hemingway usava bere il suo tè … Qualche tempo dopo mi trovavo in un ristorante a Bilbao: di nuovo arriva il cameriere dicendomi che potevo considerarmi un uomo fortunato, perché proprio in quel tavolino, affacciato a quella finestra, pranzava sempre Hemingway … E adesso è arrivato questo Premio nel suo nome».

E sempre stato 26 giugno alle 11.30 al Cinemacity riflettori sul dialogo che vedrà protagonista lo scienziato Stefano Mancuso, intervistato dalla giornalista Simona Regina sui temi di “Plant revolution”. «Mi ha sempre colpito lo stretto legame con la natura nelle opere di Hemingway, luoghi selvaggi e non toccati dall’uomo, luoghi allora inesplorati come il mare», ha dichiarato lo scienziato. Il Premio Hemingway è stato assegnato a Stefano Mancusoper averci permesso di cogliere, per mezzo di innumerevoli evidenze, come le piante siano organismi viventi niente affatto inferiori, ma anzi sofisticati e dotati di intelligenza, apprendimento e memoria, che, pur essendo costruite su un modello totalmente diverso dal nostro, potrebbero ispirarci per trovare soluzioni a diversi problemi tecnologici. Grazie alla sua straordinaria avventura scientifica, Mancuso ci ha insegnato che le piante sono reti viventi che parlano anche alla nostra intelligenza, se siamo capaci di guardare a un regno diverso da quello animale senza pregiudizi, ma con desiderio di conoscenza; e che senza le piante è impossibile immaginare il futuro dell’umanità”.

 Ricostruire la multiforme personalità di Ernest Hemingway attraverso quattro categorie dedicate ad aspetti diversi della sua geniale creatività è l’obiettivo del Premio a lui intitolato: inevitabile partire dalla letteratura, ma subito dopo ecco anche la fotografia, grande passione dello scrittore che è stato poi capace di farsi “cronista” e testimone del suo tempo, mentre l’avventura del pensiero ricorda la sua curiosità per il mondo in costante evoluzione. Sarà emozionante ricordare Ernest Hemingway, ancora una volta, nella sua piccola “Florida” italiana, Lignano Sabbiadoro.